Danilo Rovai - Biografia e Recensioni
Danilo Rovai è nato a Lucca nel 1930.
Ha iniziato gli studi artistici a Lucca presso l'Istituto d'arte Passaglia e li ha conclusi a Firenze diplomandosi al Liceo
Artistico. Ha insegnato Disegno e Storia deli Arte al Liceo Scientifico " A. Vallisneri " di Lucca.
Dal 1978 e' presente nei cataloghi di grafica nazionale della Bolaffi - Mondadori. E' presente inoltre nel Repertorio degli
Incisori Italiani e su altre riviste del settore. E' deceduto nel 2019.
Ha partecipato ad importanti rassegne d'Arte nazionali ed estere, conseguendo riconoscimenti e premi significativi. Sue
opere sono collocate in collezioni pubbliche e private, tra le quali:
- Fondazione " Centro studi sull'arte Licia e Carlo L. Ragghianti " - Lucca
- Gabinetto Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo (RA)
- Galleria d'Arte Moderna di Lucca
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Il linguaggio incisorio di Rovai, nella sua esplicita leggibilità
naturalistica, paradossalmente tradisce la realta nel momento in
cui la descrive cosi puntualmente, con un'acribia funzionale alla
penetrazione e alla durata dello sguardo. Tradisce la realtà perchè
coglie, per cosi dire, gli interstizi del reale, i profili e le strutture
delle cose, la misteriosa logica che connette e governa le parti di
una struttura, i singoli elementi morfologici che compongono
l'organicità di un sistema figurale. In tal modo, anche se in
origine intendeva assecondare solo un'intenzione mimetica, finisce
col rivelarci una realtà altra, profondamente diversa pur nel'apparente fedeltà al modello,
come lo è il nostro volto riflesso in uno specchio.
L'oggettività descrittiva, che sarebbe ampiamente giustificata come
pura scelta stilistica, non è sufficiente a spiegare il senso che
assume la visione della natura nella prospettiva della durata percettiva.
Invero, penso che molta parte del potenziale di svelamento, e dunque di
dilatazione magica da "wunderkammern" naturalistica, di queste immagini
ferme e assolute sia dovuta alle peculiarità linguistiche del mezzo incisorio.
Intendo soprattutto la spietata capacità analitica del segno, che
non a caso scaturisce da un atto concreto di penetrazione nella
corporeità del metallo. Rovai esaspera tali proprietà del segno,
ove occorra delineare con maggior nitore i contorni e le strutture
della materia formata, ogni cosa sottoponendo a un vaglio formale
che ne distilla l'essenza grafica. II suo sguardo trascorre con
amorevole lentezza dalle distese pratiche ricoperte di erbe e
fiori alle piante maestose, dai giardini della sua Lucca ubertosa
ai campi che circondano la sua casa. [...]
Nicola Micieli