Giancarlo Zamponi è nato a Pistoia nel 1939. Ha compiuto gli studi artistici presso I'Accademia
delle Belle Arti di Firenze. Ha insegnato presso il Liceo Artistico di Lucca. Ha tenuto mostre in Italia, Francia, Olanda, Germania, Norvegia, Spagna, Marocco, Mongolia e Cina.
Indirizzo: Via Bargi, 137 - 51100 Pistoia Tel. 0573 - 570771
Mostre :
1976 - Bari - Galleria Il Gabbiano
1978 - Marina di Massa - Palazzo EPT Turismo
1984 - Pistoia - Palazzo dei Vescovi
1985 - Pistoia - Studio Alcione
1987 - Montale (PT) - Biblioteca Comunale
1988 - Pistoia - Galleria Il Mezzanino
1989 - Unna (Germania) - Galerie AOK
1989 - Buggiano (PT) - Palazzo pretorio
1990 - Pistoia - Palazzo Comunale
1993 - Unna (Germania) - Haus Opherdicke Holzwickede
1993 - Waalwijk (Olanda) - Cultureel Centrum De Leest
1994 - Ville de Palaiseau (Francia) - Mediatheque Georges Sand Paris
1994 - Haseldorf (Germania) - Schleswig-Holstein Artforum
1997 - Kamen (Germania) - Rathaus galerie
1997 - Hamminkeln (Germania) - Rathaus galerie
1998 - Hamm (Germania) - Maximilian Park
2003 - Oslo, Norvegia - "Gathering of the Continents" Palazzo Comunale di Oslo
2003 - Prato, City Sixty
2004 - Rabat, Marocco - Bab El Kebir
2004 - Casablanca, Marocco - El Mechouar
2004 - Prato, Borgo al Cornio
2005 - Ulaan Bataar, Mongolia - Natiaonal Art gallery
2005 - Pechino, Cina - Pickled Art Centre
2005 - Burjassot, Spagna - Casa della Cultura
2006 - Monaco, Germania Istituto Italiano di Cultura
2006 - Monaco, Germania Studio Avv. Fuchs
2006 - Vaterstetten, Germania Gemeinde Vaterstetten
2007 - Helsinki, Finlandia - Mostra Internazionale di Arte Moderna ad Helsinki
"Il riferimento al reale di Giancarlo Zamponi è di grande e dirompente forza artistica e
contrassegnato da una autenticità inventiva straordinaria.
Rifiuta una visione astratta degli oggetti, non trasporta mai all'interno del quadro l'oggettività
riferita all'esecuzione che segna il processo percettivo attraverso la spiegazione intellettuale,
celebrando invece davanti ai nostri occhi ciò che si compie indipendentemente dalla nostra facoltà
analitica di designazione.
In questo senso definisce l'uomo e il paesaggio dall'impatto immediato della percezione sensuale,
senza che per questo l'estrosità della sua interpretazione si adegui o addirittura assoggetti a tale
modello. Utilizza di contro le situazioni reali come impulso che accompagna i suoi significati
figurativi in qualità di ingrediente sondante.
Durante il processo pittorico l'artista si trasforma in recipiente di un processo di fermentazione
forgiante che nell'estrinsecazione del suo potenziale inventivo non viene ostacolato da alcuna
costrizione all'imitazione. Le sue definizioni procedono parallele alla manifestazione materiale.
Giancarlo Zamponi non vuole creare con esse una trasposizione della realtà in immagini.
Sviluppa un vocabolo formale completamente indipendente dal modello reale il cui contenuto
espressivo virtuoso racchiude in sé la potenza di informare sulla molteplicità della realtà percepita
e di indicarne in modo pregnante i caratteri individuali.
Giancarlo Zamponi commenta in modo programmatico e con maestria utilizzando una
competenza formale autonoma. E in ciò non tenta di isolare 1' attimo in una serena istantanea per
cristallizzarlo in una statua priva di vita e irreale, ma riunisce in un gesto di ampia portata la
vibrazione della ininterrotta mutazione della materia che ci circonda."
Ulrike Weidmann
"E' stato questo decennio a maturare nel profondo la gioia espressiva di Zamponi attraverso lo scavo nel
particolare che la natura stessa all'occhio poco esperto del comune osservatore non rivela. Su queste
esperienze, che sono una indagine e un coordinamento nella cultura della propria gente, della propria terra,
Zamponi ha costruito la sua personalità. E a mano a mano che l'intimismo delle sue pitture dirada il velo
a una maggiore leggibilità dei contenuti, questa pittura acquista dimensioni che si affermano, si impongono."
Tommaso Paloscia
"Ma ancora di manipolazione pittorica si deve parlare per l'esperienza informale di Giancarlo Zamponi,
dove l'originaria carica trasgressiva di Pollock e le soluzioni segnico-grafiche di un Wols, subiscono una
drastica evoluzione per relazionarsi ad un contesto italiano che ancora si dichiara per soluzioni di liricità e di neo-naturalismo; la macerazione del corpo pittorico-materico, tessuto epidermicamente, trova
infatti insistente fiducia ancora nei dati presenti nella realtà, la figura, il paesaggio, ma di essi ne estrapola le verità invisibili che solo la sensibilità è in grado di riconoscere. Ed è ancora un clima storico e
neo-letterario, originariamente sprofondato, a dettare la pittura di Zamponi."
Andrea B. Del Guercio
" [...] Non dalla seduzione visiva del paesaggio o dall'episodio agreste e georgico nasce l'impulso
creativo; ma dai richiami fantastici, dagli stimoli segreti che salgono dal grembo della terra,
affiorando in grumi e grovigli di fitta testura: dal tormento di viluppi erbacei, dalla tensione
di radici eluttanti tra le vene della materia, dal volteggio di un airone, dalla pena dei falaschi
e dei frutici battuti dal soffio del vento.
Una tale disposizione psicologica, quasi sublimale, abbandonata e talora inquieta, si esplica
con un timbro atmosferico, in un tonalismo ineffabile, seppure tramato di segni, di continue
definizioni grafiche. I ciò che differenzia Zamponi da Morlotti, cui lo accomuna il senso e la
passione per le vicende della terra e delle stagioni. Perché in lui la misura espressiva è data non
dalla sostanza morbida e pastosa dell'elemento materico, bensì dalla predilezione per una grafia mobile, prensile, sottile, espressa in fraseggi, rabeschi, avvolgimenti e grovigli, diffusa e
sovrapposta a simulare gli eventi minuti del mondo agreste. Una grafia talvolta grumosa, ma
più spesso pungente e affilata. Con un lumeggiare vago e indefinito, con una dosatura di toni
sensitiva e apprensiva, e con una pasta fluida, graffita e fermentante.
Le determinanti visive, varie nei modi ma saldamente ancorate a precise scelte di fondo, trascrivono impressioni e memorie di una sensibilità appassionata e schiva, protesa ad ascoltare
le impercettibili voci che si levano da pianure e colline dove una vita remota, raccolta, si svolge
nella solitudine vasta dei campi. In un clima ampio e disteso; com'è nel canto di Pavese, ad
esempio, quando il poeta attende a disegnare paesaggi trasognati, percorsi da "brividi antichi",
o a rievocare in certi Notturni il ricordo amabile "di vento, di cielo, di foglie, di nulla". I1
colore stesso, vaiolato, di uno spessore velino, avvalora quest'aria di umbratile e intimistica
partecipazione al vitalismo della natura. Di cui possono dar segno evidente anche certi dettagli
somatici che sporadicamente baluginano, come memoria dell'umano, nel folto intrico della visione."
Elvio Natali
" Dipingere soltanto per essere attivo creativamente è una cosa,
dipingere perché un artista possa esprimere le sue doti,
il suo spirito e la sua anima, è un'altra. Questo è
il primo passo per operare artisticamente.
L'impegno costante per un lavoro onesto non è sempre capito.
I1 mercato artistico richiede, come ben sapete, produzioni
conformi al gusto imperante. Infatti, un design decorativo,
migliorato e rifatto non arricchisce la nostra società;
più che altro confonde la comprensione per i1 non conosciuto
Una società ricca, quale quella che culturalmente viviamo
oggi, diventa pericolosa se non ci rendiamo conto di
cosa distrugge o cosa causa,
Quando ho conosciuto i lavori di Giancarlo Zamponi, tutto mi
è tornato alla mente, Ho provato grande piacere nel vedere
un artista che parla una propria lingua; un linguaggio che
sì basa su diverse costanti individuali e di fine sensibilità,
che non può che essere accolto favorevolmente dal pubblico
che si interessa all'arte
L'opera del pittore emana pace ed equilibrio, l'amore per
le persone che gli sono vicine, ma anche l'amore per la
natura ed il paesaggio. Tutto questo rende Giancarlo Zamponi
un personaggio artistico di notevole interesse.
Alieno dal facile compiacimento per il cosidetto 'bello' e
non condizionato dall'ambiente culturale di oggi, con
la sua sicura pennellata e la grande disposizione
critica e fattiva, produce quadri e riesce a dare,
senza strombazzamenti, messaggi forti e simbolici.
Le nostre città sono come una divisa; uguali in struttura
e forma, Non riconosciamo più il sud o il nord di una
città, e lasciamo ai costi di progresso, tutte le forme
dì cultura e tradizione. I quadri di Giancarlo Zamponi
esprimono il leggero cielo del sud, il colore del
paesaggio e l'emozione delle persone che muovono verso
di noi,
Tanti artisti in Europa sono mutevoli come le strisce
pedonali delle nostre città. Soltanto la firma sul
quadro fa riconoscerne l'autore. Giancarlo Zamponi
desidera rimanere fedele a se stesso e non corre dietro
a qualsiasi moda che, lui pensa, non lascia traccia
nel tempo.
La molteplicità delle culture con le sue lingue, ì suoi
costumi, le sue tradizioni, ed i suoi artisti, rende
questo mondo vivo, L'artista non è un decoratore della
società, più che altro è la conoscenza intellettuale
del suo paese. Con i suoi lavori Giancarlo Zamponi
ci indica questa strada."